sabato 1 febbraio 2014

CULTURA/SCIENZA :"IL FISICO ITALIANO ENRICO FERMI"

ENRICO FERMI , NOBEL PER LA FISICA NEL 1938


Fermi, Enrico (Roma 1901 - Chicago 1954), fisico italiano naturalizzato statunitense. Laureatosi nel 1922 presso la Scuola Normale Superiore di Pisa con una tesi sulla diffrazione dei raggi X nei cristalli, approfondì gli studi a Gottinga, presso l’istituto di Max Born, e a Leida, sotto la guida di Paul Ehrenfest.

Al suo ritorno in Italia, nel 1924 fu nominato professore incaricato di fisica matematica a Firenze. Qui produsse il suo primo importante contributo scientifico sulla statistica quantistica (statistica di Fermi-Dirac)

Nel 1927 gli fu assegnata la cattedra di fisica teorica all’Università di Roma, la prima cattedra di questo insegnamento mai istituita in Italia.

Negli anni trascorsi all’Università di Roma, Fermi si circondò di un gruppo di promettenti allievi, destinati a diventare tra i più insigni fisici italiani del Novecento; con la loro collaborazione compì studi nei campi della spettroscopia, dell’elettrodinamica e della fisica del nucleo. Del gruppo, passato alla storia come “i ragazzi di via Panisperna”, fecero parte Franco Rasetti, conosciuto a Firenze durante gli anni dell’università, Emilio Segrè, Edoardo Amaldi, il chimico Oscar D’Agostino, Bruno Pontecorvo ed Ettore Majorana

Nel 1934 Fermi pubblicò la teoria del decadimento beta, con la quale fornì una conferma all'ipotesi di Wolfgang Pauli sull'esistenza del neutrino. Nello stesso periodo si dedicò a studi di radioattività artificiale, da poco scoperta da Frédéric e Irène Joliot-Curie; in questo modo determinò il ruolo essenziale dei neutroni nell’induzione delle reazioni nucleari, e in particolare dei neutroni lenti (di bassa energia). Per questo importante risultato, nel 1938 fu insignito del premio Nobel per la fisica.

Fermi approfittò della cerimonia di consegna del premio Nobel a Stoccolma per abbandonare l’Italia e trasferirsi definitivamente con la famiglia negli Stati Uniti, dove gli era stata offerta una prestigiosa cattedra alla Columbia University. Le leggi razziali da poco promulgate dal regime fascista, infatti, minacciavano la moglie Laura Capon, di origini ebraiche.

Nel 1941 Fermi aderì al progetto di ricerca diretto da Arthur Compton per la realizzazione di reazioni di fissione nucleare a catena controllate da neutroni. L’idea, finalizzata ad applicazioni belliche, era scaturita dalla recente scoperta (1939) da parte dei fisici tedeschi Otto Hahn e Fritz Strassmann della fissione nucleare. Fu l’anno dopo, il 2 dicembre 1942, che Fermi riuscì nell’intento, ottenendo la prima reazione di fissione nucleare controllata, in un laboratorio ricavato dalla palestra dell’Università di Chicago. Fermi aveva così creato la prima pila atomica, il primo passo decisivo in direzione della realizzazione della bomba atomica.
Nel 1944 si trasferì a Los Alamos, nel New Mexico, dove, sotto la guida di Robert Oppenheimer, si stavano svolgendo ricerche scientifiche nell’ambito del Progetto Manhattan, istituito dal governo statunitense per realizzare la bomba atomica prima dei tedeschi. Il successo del progetto avrebbe portato all’esplosione degli ordigni di Hiroshima e Nagasaki.

Nel 1946 Fermi divenne professore di fisica e direttore del nuovo Institute of Nuclear Studies dell'Università di Chicago. Come era avvenuto nel periodo romano, anche a qui seppe animare una scuola di fisica di grande richiamo per studenti provenienti da tutto il mondo.
Mori prematuramente, a causa di un cancro, il  28 novembre del 1954 a Chicago.

Oggi, innumerevoli premi e istituzioni onorano la memoria di Fermi e ne riconoscono i meriti scientifici; tra tutti, l'Enrico Fermi Award viene assegnato ogni anno alla personalità che maggiormente si sia distinta per lo sviluppo, l'impiego pacifico e il controllo dell’energia nucleare.

La fissione nucleare :                                                       
fissione cioè scissione, nucleare da nucleo (la parte centrale dell'atomo,contenente protoni e neutroni),quindi "scissione del nucleo".
Se il nucleo è quello di uranio, o del torio,o del plutonio,la scissione avviene con produzione di una quantità notevole di energia, in ossequio alla teoria di Einstein sulla trasformazione della materia in energia (Energia=massa per il quadrato della velocità della luce,essendo quest'ultima pari a 300.000 km/secondo).
Per innescare la fissione occorre "bombardare"con un neutrone un nucleo di uranio,che si scinde  in due frammenti le cui masse sommate non corrispondono alla massa del nucleo originario,infatti parte di questa massa si è trasformata in energia.
Fatto importante è che dalla fissione si liberano neutroni che vanno a bombardare ulteriormente altri nuclei avendo luogo,cosi, altre fissioni e cosi via;si genera cioè  una reazione a catena.
L'energia prodotta può essere utilizzata a fini distruttivi (bomba atomica) o a fini pacifici che abbiano lo scopo di reperire fonti di energia per usi civili, senza contare,in questo caso,le numerose controindicazioni. 







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Ricordiamo ancora una volta che:
"La prima reazione a catena controllata di fissione nucleare fu ottenuta da  Enrico Fermi il 2 dicembre 1942 in un laboratorio ricavato nella palestra  dell'Università di Chicago.
                                 La pila atomica messa in attività per la prima volta                                                                                quell'occasione fu la progenitrice degli odierni
                                 reattori nucleari"                                        








    marco buonarroti

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